Il fiore all’occhiello dello sposo, vezzo in miniatura tra il minimal e l’eccentrico
Si chiama boutonnière e significa letteralmente “bottoniera”. In italiano meglio conosciuto come “fiore all’occhiello”, coronamento dell’eleganza dello sposo, la boutonnière è oggetto di attenzione di fioristi, floral designer e mani creative, che si divertono a reinventare questo bouquet in miniatura per dare vita alle più bizzarre composizioni. Ormai lontana l’epoca del classico fiore bianco o del garofano rosso (da sposo-dandy), oggi il fiore all’occhiello dello sposo si presta alle più svariate interpretazioni, anche quelle più estrose o, per meglio dire, le più ganze. Ecco qualche idea tra il minimal e l’eccentrico: dieci centimetri per osare senza mezze misure.
Quel ragazzo di campagna davanti all’altare

Spighe e piante grasse all’occhiello per lo sposo (Pinterest)
Era un ragazzo di campagna e ora eccolo all’altare. Per la sua inguaribile anima country l’ideale è una spiga di grano o una bella composizione di piante grasse. Più che minimal la prima, un po’trendy la seconda. Comunque un modo per sdrammatizzare il classico fiore all’occhiello senza rinunciare a un pizzico di vanità.
Boutonnière a tema, non si cresce mai fino infondo

Fiore all’occhiello…a tema (Pinterest)
La prima volta che vi siete visti è stato a una regata di barca a vela a Castiglione della Pescaia, al Palio di Siena, in sala giochi, a una mostra di quadri al Palazzo Blu di Pisa o nel gruppo scout di Prato oppure ha trent’anni e non si perde una puntata di Dragon Ball… Non c’è dubbio, lui è l’uomo adatto per una boutonnière a tema. Troppo estrosa? Se vi imbarazza utilizzarla per la cerimonia, potete sempre tirarla fuori al momento del banchetto nuziale.
Boutonnière vintage

Fiore all’occhiello vintage (Pinterest)
La mamma è sempre la mamma e lo sarà ogni volta che gli preparerete la cena o che gli stirerete un calzino. Rassegnatevi fin dall’inizio, i vostri piatti saranno sempre troppo poco saporiti e i calzini sempre troppo sgualciti. Tanto vale portare la mamma all’altare, anzi all’occhiello, nel punto più vicino al cuore.
Pavoneggiarsi all’altare. Letteralmente
Sembra proprio che le piume siano un sempre-verde del fiore all’occhiello, un classico che non passa mai di moda. Sgargianti o semplicissime, da accarezzare di tanto in tanto nei momenti di noia. Fanno un po’ cowboy alle prime armi e un po’ vetrina di Nonna-Papera, ma come si dice “le kitsch c’est chic”. E poi quel giglio fiorentino sembrava fatto per NozzeGanze.it!
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Originale e ricco di fantasia. Complimenti all’ autrice che si cela dietro a una foto un po’ troppo enigmatica.