Chi non ha paura che l’abito da sposa si macchi il giorno prima del matrimonio?

Paura che l’abito da sposa si macchi?
Felicità dentro di me. Tutto è pronto. Il mio bellissimo abito, sognato e risognato tutte le sere che mia madre, da bambina, mi mandava a letto alle nove. Libertà e ribellione mi catapultavano in un futuro in cui avrei fatto finalmente di testa mia.
Allora i sogni si allargavano come la gonna di tulle bianco candido che il pomeriggio facevo indossare a Caty, la mia bambola preferita. Lei era bionda, magra e sorridente, uguale alle donne che l’immaginario collettivo desiderava femmine sempre ubbidienti e sempre serene. Qualcuno ti critica? Apri il sorriso! Qualcuno ti dà la colpa di aver rotto un vetro e tu non sei stata? Sii gentile e perdona la disattenzione altrui! Qualcuno ti chiede sempre di fare senza rispettare i tuoi tempi? Suvvia, non la fare lunga!
Ah, quel vaporoso tulle!…Avrebbe avvolto come una nuvola Veronica la dolce donna acerba immettendola in una nuova vita, libera, finalmente libera. E adesso ci sono! Sì, sono dentro quel tulle. L’ abito e’ proprio identico a quello che ho sempre disegnato nella mente, la sera nel mio lettino. Lo stesso che il pomeriggio riproducevo artisticamente sul bianco foglio A4 che mi impediva di vedere il tulle svolazzante, se non gli avessi dato qualche sfumatura di tenue rosa. Sono giorni, da quando mi hanno recapitato l’ammaliante abito, che lo provo, attenta a non ingrassare nemmeno 50 grammi, preoccupata che qualcuno vi si avvicini e lo sgualcisca toccandolo troppo. Un giorno, solo una notte! mi separa da quando lo indosserò presentandomi al mio gianduiotto. Tommi, Tommaso è il mio gianduiotto.
Oddio e se, senza accorgermene, lì messo sulla poltroncina, mia madre l’avesse toccato? Ieri è entrata nella mia stanza, piuttosto nervosa quando l’ho chiamata…stava armeggiando in cucina. Ho paura, paura che sbadatamente, quando mi sono arrabbiata con lei, l’abbia toccato…mi sembra l’abbia spostato…ma perché l’ho chiamata? Ah sì mi son venute le paturnie…mi sembrava di essermi dimenticata di invitare una mia amica…è colpa di mia madre che non ha controllato la lista…oddio! L’avrà toccato veramente? Certo se l’avesse macchiato sarei nel casino, non ci posso pensare…Devo darmi un chance! Che potrei fare?
Basta Veronica! Falla finita. Nessuna macchia è su quel magnifico abito! Sarai super mega favolosa e Tommi rimarrà letteralmente senza parole…però una cosa ti sei dimenticata in tutta questa organizzazione: un misuratore di pressione!
Potrebbe piacerti:

Nadia Giorgi
Psicologa, psicoterapeuta, mediatrice familiare e scrittrice, Nadia vive e lavora a Pisa. Nella rubrica "psico-drammi" ci racconta le "paturnie della sposa": le paure del giorno prima e quelle del giorno dopo con uno sguardo ironico ma sempre professionale. Tutte noi possiamo specchiarci un po' nei suoi articoli e finalmente sorridere al nostro riflesso. Se volete condividere le vostre paturnie con NozzeGanze scrivete a nadiagiorgi@gmail.com e vi risponderà tra queste pagine. (Le domande saranno pubblicate in forma anonima a meno che non facciate espressamente richiesta di pubblicare il vostro nome).