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Il matrimonio in una famiglia allargata? Una “seconda moglie” racconta il difficile ruolo di “fidanzata di un uomo già sposato”, il rapporto con i figli di lui e infine le nozze. La storia di uno psico-dramma come tanti.
Signora? Mai lo sarò?
Mi guardo allo specchio e non riesco a vedermi sposata… sono anni che Eugenio sta con me. Una settimana sì una settimana no ha i bambini. Chi sono? I suoi figli, naturalmente! Matilde e Mattia, pargoli dai biondi ricci inanellati, otto e sette anni. Quando ho conosciuto il loro padre avevano appena tre e due anni ed io a quel tempo pensavo che non mi sarebbe mai successo di innamorarmi di un uomo già sposato. Sob! Non ce la facevo proprio a immaginarmi il giorno del mio matrimonio con i figli del mio futuro marito! Beh, è stata dura…all’inizio non digerivo d’incontrarmi con Eugenio a settimane alterne.
La gelosia spuntava incandescente come lama di un coltello conficcato nel cuore, giorno dopo giorno. Poi ho imparato, lo amavo troppo per lasciarlo. Era veramente l’uomo ideale. Certo lo sarebbe stato ancor più se non avesse avuto figli, se lo avessi potuto sapere tutto mio…Invece per mesi sono rimasta a cena con gli amici, sola, un fine settimana sì e uno no. Poi quando ci siamo sentiti convinti di essere un “noi” c’è stata la presentazione ufficiale a Matilde e Mattia.
Beh prima qualche pizza insieme, biascicando “Michela è l’amica di babbo” poi, siccome i bambini non sono citrulli per nulla, hanno iniziato a raccontare alla mamma che “il papà aveva la fidanzata ma che lei non glielo doveva proprio dire…tanto senz’altro prima o poi se ne sarebbe accorto anche lui che c’aveva la fidanzata!…Ed eccoci qua! Fra pochi giorni diventerò signora, moglie di Eugenio. Prima o seconda non fa differenza, sarò la moglie! Mi ascolto mentre ripeto “mio marito”, un’eco si propaga festoso dal mio cuore sino ai monti, su su verso le Alpi… Chissà se rimarrà “Eugenio” o se acquisirà questo status agli occhi di tutto il mondo.
Come si cambia! Matilde e Mattia stanno provandosi l’abitino per le nozze, damigella e paggetto ci porgeranno le fedi nuziali. E se non lo facessero giuro! sarei tantissimo arrabbiata con loro…E chi lo avrebbe mai pensato che quando mi sposavo avrei trovato già confezionata una famiglia! Buona fortuna, mia cara Michela!!!
I personaggi di questa storia non sono reali ma verosimili, frutto della fantasia e degli anni di esperienza nella psicoterapia e nella mediazione familiare.
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Nadia Giorgi
Psicologa, psicoterapeuta, mediatrice familiare e scrittrice, Nadia vive e lavora a Pisa. Nella rubrica "psico-drammi" ci racconta le "paturnie della sposa": le paure del giorno prima e quelle del giorno dopo con uno sguardo ironico ma sempre professionale. Tutte noi possiamo specchiarci un po' nei suoi articoli e finalmente sorridere al nostro riflesso. Se volete condividere le vostre paturnie con NozzeGanze scrivete a nadiagiorgi@gmail.com e vi risponderà tra queste pagine. (Le domande saranno pubblicate in forma anonima a meno che non facciate espressamente richiesta di pubblicare il vostro nome).