Una storica boutique senese ce ne rivela tendenze ed evoluzioni contemporanee
Nozzeganze è in compagnia di Momi, la boutique in via Diacceto a Siena, in cui il “cappello” è il protagonista indiscusso. Abbiamo intervistato Matilde Ateneo, titolare e spin doctor di Costanza Piccolomini d’Aragona, vera ideatrice del negozio, donna di classe e senso estetico. Abbiamo rivolto alcune domande ad esperte di quest’accessorio, per capire come si è evoluto il suo utilizzo nel costume sociale e quali sono le attuali tendenze per la cerimonia.
Quand’è nato Momi e come nasce la passione per i cappelli?
“Momi nasce nel 2009 per iniziativa di Costanza Piccolomini d’Aragona, la quale, memore della grande passione della mamma per l’utilizzo dei cappelli, decide di rivalorizzarne l’utilizzo come accessorio unico e singolare, che più di ogni altro è in grado di caratterizzare una persona, uomo o donna. . Dal marzo di quest’anno ho deciso di far parte della gestione della boutique, allargando in tal modo la varietà degli articoli selezionati, non più solo da donna ma anche da uomo, con l’introduzione di nuovi marchi specializzati, italiani e non, come Borsalino e Stetson. L’obiettivo di Momi resta invariato: offrire uno spazio intimo e accogliente in cui la nostra clientela possa divertirsi e rilassarsi a provare e scegliere gli accessori da noi selezionati”.
A quale tipo di clientela si rivolge Momi? Il cappello è un accessorio importante del look, fa pensare a personalità sofisticate o comunque originali rispetto alla massa…C’è chi non può farne a meno e chi lo indossa come un “dress code” senza il quale non si può celebrare la cerimonia..
“Il nostro pubblico è molto eterogeneo, sia rispetto all’età che agli stili, il cappello è di per se un accessorio che fa la differenza e contribuisce a distinguere dalla massa chi lo usa. Perciò cerchiamo di non perdere mai di vista i modelli “classici” concedendoci qualche rivisitazione estrosa da parte dei marchi artigianali a cui ci rivolgiamo per le nostre collezioni. Certamente nella sezione “cerimonia” ci concediamo qualche estro in più e, in tal senso, alcuni marchi fiorentini come Marzi e Grevi, con la loro centenaria tradizione nella lavorazione della paglia, costituiscono i nostri punti di forza ed una garanzia di classe ed eleganza per i nostri clienti”.
Ci sono spose che entrano da voi perchè interessate a qualcosa di diverso dal “velo”?
“Certamente. Negli ultimi anni non solo il cappello, ma le molteplici forme di toque, fascinator e cerchietti impreziositi con strass piume e velette hanno sostituito il classico velo, regalando alle spose qualche chance in più sia per esaltare le forme del proprio viso, sia per concedere delle valide alternative a chi decide di non optare per il tradizionale abito bianco”.
Info e contatti
chiara martinelli
Un passato nella moda la porta ad essere il punto di riferimento fashion della redazione. La sua passione per il wedding style e le nuove tendenze sposi nasce fra quattro chiacchiere e sorrisi, fino a diventare una professione. Giornalista pubblicista, si occupa anche di Pr e Social Media Marketing.